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Roma, 15 luglio 2019 – Tre su tre per l’Italia all’ultima tappa del circuito mondiale di Ranking Series andato in scena nel fine settimana a Istanbul. Givi Davidovi, Frank Chamizo e Abraham Conyedo hanno conquistato rispettivamente l’oro, l’argento e il bronzo al Torneo Yasar Dogu non solo portando a casa delle medaglie importanti, ma anche gli ultimi punti decisivi per stilare la classifica in ottica Mondiali. A settembre in Kazakistan, infatti, avranno una posizione privilegiata soltanto i primi quattro del ranking ovvero le cosiddette teste di serie. “Questo è significativo – commenta il Vicepresidente Vicario Giovanni Morsiani – perché avvicina gli atleti all’obiettivo finale, la qualificazione a Tokyo 2020. Chi raggiungerà la semifinale alla rassegna iridata strapperà il pass”. Saranno 180 infatti i posti che verranno assegnati tramite i Mondiali di setttembre in Kazakistan, ecco perché decisivo era conquistare i punti di questa tappa: grazie ai risultati ottenuti, Frank Chamizo ora domina al primo posto i -74 kg, mentre Abraham Conyedo è al quarto nei -97 kg, sfiora invece l’obiettivo Givi Davidovi che si ferma al quinto nei -57 kg. “Givi poteva farcela – continua Morsiani -, ma forse avrebbe dovuto fare una prestazione migliore alla tappa di Sassari, questo ci avrebbe portati oggi a parlare di un altro azzurro testa di serie. In generale la trasferta è stata positiva, siamo soddisfatti perché abbiamo dimostrato che il lavoro paga sempre. La scelta tecnica di portare solo i tre atleti che potevano giocarsi le prime posizioni è stata ottima e per questo si deve ringraziare la direzione azzurra, lo staff e i tecnici che lavorano dietro le quinte in maniera silenziosa, senza cercare la ribalta, questo è lodevole ed è una nota di merito non da poco da tenere in considerazione”. 

La punta di diamante intanto continua a brillare. Frank Chamizo si ferma in finale, ma solo a causa di quel risentimento al polpaccio che già lo aveva costretto a dare forfait agli European Games: “Un lottatore deve stringere i denti e lui lo ha fatto fino all’ultimo. La scelta di non affrontare l’incontro per l’oro è stata sicuramente ponderata sia da parte sua che dello staff: lo statunitense Jordan Burroughs è un atleta che non molla nemmeno in un’amichevole, così come Frank, quindi affrontare uno scontro di questo tipo senza essere perfettamente in forma portava con sé un alto fattore di rischio di peggiorare la situazione. Se si deve passare attraverso una rinuncia per raggiungere l’obiettivo ben venga perchè importanti saranno i Mondiali”. Argento, primo posto nel ranking e sfida rimandata: “Se si incontreranno ai Mondiali beh.. che vinca il migliore! Quello che conta però è Tokyo 2020 e ottenere la qualificazione, se dovessi scegliere vorrei vederli di fronte nella finale olimpica!”

Resta poco tempo ora agli azzurri per prepararsi perché i Mondiali sono dietro l’angolo: “Il tempo vola e dobbiamo già concentrarci sulla gara più importante dell’anno. La fine del 2019 e l’inizio del 2020 ci vedranno concentrati verso la meta finale, dobbiamo lavorare con tutte le nostre risorse e forze: i ragazzi stanno dimostrando sul campo che le scelte sono quelle giuste e riponiamo grandi speranze in tutti loro, anche nelle ragazze e nei ragazzi della greco-romana che non hanno partecipato a questa tappa, ma con i quali vogliamo ben figurare in Kazakistan”.

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