Quelli che l’Europa pangermanica e panolandese chiama “aiuti” mi fanno scaturire una domanda ben precisa alla quale dopo attenta riflessione mi rispondo: perché non dare all’evento il giusto nome, ossia “beffa”, che a parer mio sarebbe l’espressione più consona da usare!!?

Lo scenario attuale fomenta enorme sgomento nell’animo della popolazione e mi auguro anche in quello dei nostri politici che forse smetteranno di lodare a mani giunte il filone ipocrita di alcune nazioni. Sì, insomma l’Europa, quell’unione politica che avrebbe dovuto costituire il famoso “noi”. 

La stipula che avrebbe dovuto determinare una maggiore crescita per tutti gli Stati costituenti,  animati dal fortificarsi nella potenza di un unico “polo” in cui tutti abbiamo creduto, si è miseramente rivelata un bluff. 

Evidente più che mai in questo periodo di sofferenza, la determinazione di alcuni Stati nella salvaguardia assoluta dei propri interessi economici a scapito di altri.

Lusingati dalla bandiera blu con le stelline giallo vivo poste in un armonioso cerchio, abbiamo attribuito a essa motivo di appartenenza e anche vanto… illusorio.

Quello che è accaduto alla Grecia, ahimè, non ci ha insegnato nulla e dunque continuiamo a permettere l’insulsa supremazia decisionale ad alcune nazioni rivelatesi arroganti a nostra difesa, come l’Olanda e la Germania. Quest’ultima poi, scevra da sempre alla rassegnazione di un possibile declino economico.

La storia dello scorso secolo insegna e ricorda ai posteri i subdoli e violenti “mezzi” usati per estirpare ricchezza e ottenere il comando. Il “per non dimenticare” probabilmente sarebbe opportuno considerarlo ad ampio raggio!

Continua lunedì prossimo

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