Facebook, in Italia 214 mila utenti coinvolti nello scandalo Cambridge Analytica

Facebook: 87 mln utenti violati, 214.000 in Italia

Si allarga l’affaire Facebook-Cambridge Analytica: il social network ha annunciato che in totale gli utenti coinvolti sono stati 87 milioni, di cui oltre 214.000 in Italia. E il ceo di Facebook e’ tornato a chiedere scusa: “Ho chiaramente commesso un errore, avremmo dovuto fare di piu'”, ha detto, aggiungendo di essere la persona giusta a guidare il gigante del web nonostante tutto. “Penso che la vita sia imparare dagli errori e capire come andare avanti. Quando stai costruendo qualcosa come Facebook che non ha precedenti nel mondo, ci sono cose che puoi sbagliare. L’importante e’ imparare dai nostri errori”. A dare l’aggiornamento degli utenti i cui dati sono stati condivisi impropriamente con Cambridge Analytica, l’azienda che poi li utilizzava per indirizzare i flussi elettorali, e’ stato il responsabile tecnologico, Mike Schroepfer. La stima di 87 milioni e’ dunque ben superiore ai 50 milioni ipotizzati in precedenza. In Italia sono le persone coinvolte sono state oltre 214.000. Il ‘contagio’ e’ partito dai 57 utenti italiani che hanno istallato l’app thisisyourdigitallife creata dal matematico Alexander Kogan per Cambridge Analytica. Da questi 57 profili, la societa’ ha avuto accesso ai loro amici di Facebook, per un totale di 214.123 profili.

La mappa dei profili violati

La maggioranza degli 87 milioni di profili complessivamente violati appartiene a utenti statunitensi (oltre 70,6 milioni). Al secondo posto le Filippine con 1,17 milioni, seguite da Indonesia con 1,09 e in quarta posizione dalla Gran Bretagna con 1,07 milioni di profili usati in modo improprio. Tutti gli altri Paesi sono sotto il milione di profili violati. Al quinto posto il Messico, con poco piu’ di 700.000 profili, quindi il Canada con 622.000, l’India con 580.000, il Brasile con 440.000, il Brasile con 443.000, il Vietnam con 427.000, l’Australia con 411.000. Facebook ha inoltre comunicato che saranno ulteriormente rafforzati gli strumenti a tutela della privacy a disposizione degli utenti. Il social network cancellera’ i registri delle telefonate e i testi in Messenger e Facebook Lite che hanno piu’ di un anno. Dal 9 aprile inoltre nella “News Feed”, gli utenti avranno un link per vedere facilmente “quali applicazioni utilizzano e quali informazioni hanno condiviso con queste app”. Inoltre Facebook ha disabilitato la possibilita’ di cercare un utente inserendo il suo numero di telefono o indirizzo e-mail, un meccanismo che ha consentito – ha riconosciuto il social network- abusi ad “attori maligni”. Nel lungo comunicato, Schroepfer ha aggiunto che sara’ ristretto il numero dei dati messi a disposizione dagli sviluppatori (API) relative a eventi, gruppi e pagine di Facebook, come nella applicazione Instagram. Il rafforzarsi dello scandalo Cambridge Analytica non ha comunque scalfito molto il titolo in Borsa: a Wall Street ha chiuso con una perdita dello 0,65%.

 

fonte foto e notizia: http://www.affaritaliani.it/

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