Ancora una volta il mondo del calcio ha chiuso per lutto – stavolta parzialmente – il suo show ma non crediamo di essercene accorti.Non solo noi: alzi la mano chi ieri ha percepito che il mondo del calcio era in lutto tanto da dover rinviare ben due partite.

Francamente nessuno alzerà la mano: Oltre 40 morti non sono infatti serviti a fermare il campionato, salvo poi minacciare di fermarlo per molto meno.

Prima delle partite un solo coro: “Giochiamo con la morte/dolore nel cuore” , “Siamo vicini ai genovesi” ha detto qualche tecnico e qualche calciatore nelle conferenze stampa.

Parole, parole, parole…. perchè poi sui social abbiamo visto di cene cantare, cenare e bagordi con karaoke a festeggiare i nuovi arrivi del calciomercato.

Nel pomeriggio, poi, tutto dimenticato: chi è andato a caccia dell’abbonamento a DAZN e chi non si è perso neanche un attimo del pre partita di Cristiano Ronaldo.

Urla e strepiti dalle tribune, dai commentatori televisivi e radiofonici: tutto come sempre.

A fine partita, lo stesso scenario di sempre: interviste, commenti e scene di giubilo da parte chi aveva vinto e dei loro tifosi festanti presenti allo stadio.

Ma non eravamo in lutto?

Che cosa intende la Lega Calcio per “lutto”? Magari insieme al comunicato con cui si rinviano le partite bisognerebbe aggiungere un decalogo da osservare pena pesanti penalizzazioni in classifica.

Ma no, così che lutto è?

Sapete quale è stata la decisione più importante della Lega Calcio nei giorni di lutto?

La fascia da capitano uniformata e uguale per tutti!

FONTE: WWW.MOMENTIDICALCIO.COM

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *