Di Stefano Lesti – Il crollo della natalità in Italia è soltanto la logica conseguenza di politiche e scelte sbagliate; è il frutto amaro di un albero nato storto nel deserto provocato da un’economia disumana che in nome del profitto ha creato diseguaglianze allargate a tutto il pianeta, anche e vieppiù laddove un tempo regnava almeno una flebile speranza di poter migliorare la propria condizione.

Condizione che dalla globalizzazione in poi è di fatto peggiorata per tutti e finanche tra la classe dei benestanti, a fronte di quei pochi e arci noti paperoni che si stanno arricchendo sempre più sulle spalle, sulla salute, sui diritti della stragrande maggioranza di cui il mondo si compone, un mondo rincoglionito, cloroformizzato che addirittura gli batte le mani.

Conti alla mano: perchè bisognerebbe mettere in questo Paese e in un mondo sottosopra dei figli sapendo bene che da noi in Italia averne e mantenerli sia diventato un lusso che in pochi possono permettersi?

Figuriamoci allora progettare di farne dei nuovi: che mondo gli lasceremo? Quali speranze? Quali diritti? Quale educazione?
Forse case, lavoro, pensioni e salute per tutti? Ma de che?

Diciamoci la verità: la globalizzazione ha fallito, al pari di tutti i governi cosiddetti liberisti che dal 2000 in poi si sono succeduti in un po’ tutte le nazioni.

I privati tra i grandi imprenditori, da par loro non si sono affatto auto regolamentati, così come sostenevano gli economisti e i professoroni universitari che oggi dopo tutto ciò che è successo andrebbero cacciati via dai loro posti a calci nei denti (e non invitati come ospiti di riguardo ai dibattiti televisivi e/o pubblici).

Calci che andrebbero dati sulle loro teste con il collo del piede, anzi d’esterno punta, a tre dita come un tempo calciava le punizioni il mitico terzino carioca ROBERTO CARLOS..

Ma sono sopratutto i politici e con loro le multinazionali ad avere distrutto sia lo stato sociale che tutto ciò che di buono era scaturito in tutto il pianeta ad eccezione dei paesi terzomondisti non dalle ideologie ma dalla pace successiva ai grandi conflitti bellici mondiali del secolo scorso. Più chiaro di così si muore..

Paesi terzomondisti usati, strumentalizzati, abusati che in realtà ci vorrebbe ben poco per far progredire, a partire dal riformare l’Onu, la Fao e tutti quegli organismi internazionali che piuttosto di occuparsi di azzerare ogni tipo di povertà si sono anch’esse arricchite sulle vite della gente, di tutti noi e sopratutto di un futuro che senza figli e nuove generazioni annuncia già nel presente la propria insostenibilità e oscurità. S.L.

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