“Abbiamo abolito la povertà”.  Sarà, ma per adesso avete abolito unicamente la serietà, la coerenza, l’intelligenza, l’onestà intellettuale e l’abilità a promuovere i cambiamenti necessari al Paese per rialzarsi, che millantati in campagna elettorale e propagandati di continuo di fronte a intere masse di ingenui o piuttosto di imbecilli senza appello e giustificazioni non sapete promuovere e realizzare.

Vuoi un esempio empirico di proposte valide e fattibili? Eccolo qua. Devi chiudere i centri per l’impiego che non servono a nulla, reimpiegando chi oggi ci lavora destinandolo ad altri settori della P.A. volti al sostegno e alla formazione di Pmi sia di nuova composizione che di quelle oggi in difficoltà per non aggravare ancora di più il numero di disoccupati. Altro che assistenzialismo democristiano..

Al contempo devi detassare il costo del lavoro per tutte le imprese: piccole, medie e grandi, snellendo e sburocratizzando parallelamente le procedure di accesso a crediti agevolati, oltre ad azzerare riformandole le numerose e inutili incombenze e adempimenti che oggi gravano più che pesantemente su chi fa impresa, procurando tra l’altro ingente aggravio di costi oltre a infinite e generiche rotture di coglioni.

Terzo punto, devi favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese composte da giovani, donne e contestualmente da chi il lavoro lo ha perso non a causa della cosiddetta crisi, ma delle politiche economiche di tutti i governi dal 1994 in poi; politiche vergognose che fino a oggi non hanno prodotto alcun beneficio al Paese e neppure ad alcuna categoria di lavoratori se non arricchire chi ricco lo era già.

Dopo di che devi sbloccare le grandi opere oltre a pensarne di nuove, opere pubbliche che abbiano a che vedere con i mutamenti climatici e la prevenzione da terremoti e dissesto sia esso idrogeologico che procurato da assenza pressochè totale di manutenzione riguardo al patrimonio materiale che oggi ci cade sulla testa.

In ultimo ma più importante di tutti, sviluppare legalità e turismo, diffondere la storia, tutelare e finanziare sia l’archeologia che le università e l’arte sui quali se gestiti professionalmente e non più politicamente il nostro Paese potrebbe cominciare addirittura a campare di rendita.

Vedi mia carissima amica e amico mio: cambiare le cose non è poi così difficile, basterebbero questi cinque minimi interventi (!), a meno che a fare riforme non eleggi dei mentecatti ipocriti quanto incapaci.

Personaggetti che privi di personalità, carisma, autorevolezza, esperienza, capacità e sopratutto di sogni e reali lungimiranza e coraggio altro non sono che le brutte copie di quelli che sono stati mandati al potere da un po’ tutti gli italioti fino allo scorso marzo.

Concludendo, per questa consulenza non sarò esoso, difatti voglio soltanto un euro in più di quello che percepiscono Di Maio, Toninelli, Lezzi e altri simili fenomeni che oggi fanno i ministri.. 

CICERUACCHIO

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