Chi sostiene che sia sufficiente ricordare l’Olocausto affinché non si possa più ripetere non è altro che un ipocrita, un imbroglione e un burocrate benpensante. Tanto è vero che a sostenere tale improbabile e inverosimile teoria è la politica: origine e strumento di tutti i mali dell’uomo.

Unica strada concreta da perseguire è impedire a certe ideologie fondate sulla violenza e sulla prevaricazione di poter fare proseliti. Come? Mettendole fuori legge con una moratoria internazionale.

Non è possibile infatti celebrare degnamente e coerentemente la Giornata della Memoria senza fare contestualmente in modo che della gentaglia non possa dare il proprio voto a dei pazzi in stile Trump, che sono liberi di candidarsi facendo leva sulle debolezze umane, ossia il terreno fertile dove il nazismo è germogliato fino a crescere e a devastare le vite di tanti, non soltanto ebrei, zingari e altre minoranze, minoranze delle quali se non lo hai ancora compreso, facciamo ormai parte anche noi.

Noi che non accettiamo nè legittimiamo in alcun modo l’ipocrisia al potere che parla, parla bene, ma di fatto razzola male, facendo nulla in concreto per evitare che gli errori, le stragi del passato si continuino a compiere ancora oggi sotto il vile silenzio della comunità internazionale.

È tempo per la civiltà di agire e di prendere il potere a partire dall’annientare sul nascere e in corso d’opera l’inciviltà: razzismo, antisemitismo e altre forme di crudeltà e violenza che oggigiorno dilagano sotto i nostri sguardi rivolti solo ed esclusivamente su noi stessi.

È tempo che il bene agisca in prima persona e faccia tacere il male per sempre. Pena, come in passato, la morte della ragione e quindi nel tempo, della stessa umanità attraverso una nuova Shoah, che in ebraico significa “disastro”. SL

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