Chi di voi non ha mai mangiato una baguette? Non necessariamente bisogna essere stati in Francia in una boulangerie.
Ormai questo formato di pane ha invaso anche le nostre tavole soprattutto da quando il mercato ha lanciato i panetti congelati che permettono ai supermercati di sfornarle più volte al giorno calde e croccanti.
Ma come nacque questo filoncino?
Dobbiamo risalire al 1830 quando un panettiere austriaco di nome August Zang arrivò in Francia, aprì una panetteria ed importò il pane viennois, preparato con l’utilizzo del lievito di birra e con la cottura al vapore.
A causa delle tasse sul pane allora presenti questo pane era consumato nelle famiglie aristocratiche.
Poi quando le suddette tasse vennero abolite questo tipo di pane divenne più popolare, il pane dei lavoratori, acquistato ogni giorno perché più leggero e di più difficile conservazione per più giorni.
Piano piano la forma di questo pane si modifica allungandosi e per mantenere questo format doveva essere messo a riposare in appositi cesti di vimini da cui il nome baguette (in francese barchetta).
Dal 1920 in poi osserviamo una crescita del consumo di questo pane. Lo sviluppo fu anche dovuto al grande lavoro dei fornai che lavoravano tutta la notte per presentare un prodotto fresco e profumato al mattino. Ma queste condizioni erano estenuanti e nacque un movimento di opinione per opporsi a questo costume.
Venne quindi emanata nel 1919 una legge che proibiva il lavoro notturno per i fornai. E così elaborarono un modo più semplice e veloce per fare il pane usando il lievito di birra anziché quello madre e ridurre la cottura a soli 20 minuti.
Negli anni ’60 le boulangerie (tipico luogo di consumazione dei pasti da parte dei parigini) sono sempre più affollate e nasce il sandwich parisien ossia la baguette con jambon e beurre.
La baguette è diventata comunque il simbolo dei francesi (quante rappresentazioni dei francesi con la baguette sottobraccio nell’iconografia) e addirittura vengono emessi dei decreti per la loro tutela.
Uno del 13/9/1993 che definisce le caratteristiche del pane chiamato Pane di tradizione francese, mix di farine di grano, acqua potabile e sale da cucina, con una lunghezza di 65 cm ed un peso da 200 a 300 gr.
Un altro il 25/5/1998 che definisce il mestiere di boulangier e delle boulangerie.
In Europa troviamo un formato simile ma più corto e precisamente in Spagna: il bocadillo, panino che viene tagliato longitudinalmente e riempito in tutti i modi che la fantasia lo consente anche se il più classico è con queso e jamon serrano.
E sapevate che ogni anno in Francia si svolge il concorso per decretare la migliore baguette?
E’ il Gran Prix della baguette ed i concorrenti devono presentare un prodotto lungo tra i 55 ed i 70 cm, con un peso tra 250 ed i 300 gr e salato con 18 gr di sale ogni kg di farina.
La commissione deciderà in base al gusto, alla cottura, alla mollica, all’odore ed all’aspetto. Ed il vincitore sarà il fornitore di pane dell’Eliseo per un anno.
La ricetta di questo pane consente la preparazione anche a casa. Vi rimando a quella trasmessa il giorno 10 novembre 2021 a “E’ sempre mezzogiorno”, dove viene utilizzata la farina integrale.
Poi potete farcirla come più vi piace.

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *