Quando nel 2018 ho deciso di voler scrivere libri l’intento era di ripulire il mondo dalla merda! E oggi riposti per qualche oretta secchio e scopettone ti parlo dei Maneskin, che non sono soltanto quel che appaiono e tu vedi e ascolti, ossia un gruppo musicale trionfante nel mondo con pieno merito, e ho detto nel mondo con pieno merito caxxo! Mica robetta… Ma sono molto, molto di più.

Infatti ai miei occhi vigili, lesti e acuti sono vie più la sostanza di una tempesta perfetta in senso buono che dimostra e conferma come si cambia il mondo e si può raggiungere il successo, ma soprattutto mantenerlo tramite umiltà, saggezza, sacrifici, ardimento e soprattutto la virtuosa, operosa e cooperante comunione d’intenti e ideali che trasformati da sogni e utopie a progetti concreti hanno di fatto ridimensionato sputtanandole e umiliandole le azioni di chi per arrivare ha fatto fino ad oggi e comunque fa la qualunque.

Come di chi figlio di o amico di si fa raccomandare o comunque intraprende scorciatoie che puzzano di prostituzione da una parte e di sfruttamento della prostituzione dall’altra che a differenza dei ragazzi di Roma mia non portano da nessuna parte se non temporaneamente, salvo poi tornare chi all’oblio e chi alla polvere ma non come Napoleone, quanto come i vermi, e non penso solo ai grandi fratelli di questa regal minchia, e alla televisione spazzatura.

E dopo averli apprezzati ieri sera da Fazio mentre distrutto dopo una giornata di pulizie extra, mangiavo una birra ceca e bevevo panini al brontoburger, grido oggi con gioia ai ragazzi: ROCK ON BABY ma pure a me stesso che godo a scimmia nel gloriarmi di aver scritto, direi sollecitato nonchè preannunciato i miei richiami al mondo nella mia autobiografia, che in loro si sono dimostrati vaticini profetici non di sventure, ma di quanto stai leggendo tu stessa/a in questo brano che appositamente evidenziato, compone la parte essenziale dell’introduzione che scrissi in tempi non sospetti e antecedenti al covid, alle invasioni sia da parte del bandito criminale russo che dell’Iraq da parte di W. Bush, il figlio coglione e alcolizzato di George Bush senior, altro criminale fortunatamente crepato qualche anno fa malato di ogni tra Parkinson, Alzheimer ecc. E ‘ntu culo all’animaccia sua!

Per la cronaca il mio libro: “Aprirò anche nel deserto una strada”, titolo tratto da una citazione di Isaia, dal Libro dei profeti, è uscito dalla tipografia nell’Aprile del 2019, mentre la prima edizione risale al febbraio 2020.

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