L’incontro con Davide Buzzi è equivalso per me a una sorta di viaggio nella mente di un genio sullo stile di Leonardo Da Vinci e Jules Verne uniti insieme perché è stato una di quelle esperienze forti ed entusiasmanti che da un lato ti coinvolgono e dall’altro ti sconvolgono in senso positivo, stravolgendo i tuoi pensieri, conoscenze e consapevolezze precedenti al pari delle grandi scoperte scientifiche e dei ritrovamenti degli archeologi.

Infatti paragono la sua creatività a quella che ne uscirebbe fuori miscelando ai geni predetti Quentin Tarantino con un gigante del rock quale è stato Jimy Hendrix, del blues qual è Eric Clapton, dell’arte figurativa quale fu Jackson Pollock e così via, in cui sia coinvolto ogni scibile delle arti in generale, compresa quella della scrittura che tuttavia per Buzzi non ha alcun predominio sulle altre in cui Davide sa altrettanto esprimersi come pochi, forse nessuno.

Tanto è che sarebbe riduttivo definire Davide Buzzi uno scrittore oppure un musicista compositore e cantautore, così come un giornalista esperto di musica, con anni di esperienza maturata perfino al Festival di San Remo, oppure un regista, soggettista e sceneggiatore di corti che tra l’altro hanno pure ricevuto premi importanti, poiché per sua stessa definizione lui è semplicemente: “…uno che si diverte” a comunicare la sua gioia di vivere.


Ho avuto il piacere e per me il privilegio di conoscerlo al Buk Romance di Roma e credimi, ne sono rimasto sia affascinato che per l’appunto sconvolto a tal… punto che la sua intervista si è trasformata in una sorta di master accelerato di comunicazione punto tre, punto quattro e anche cinque toh!

Perché lui sta oltre, oltre le cose, le apparenze e finanche oltre la sostanza.

Del resto che cosa è il genio se non fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione? Vale a dire quella capacità naturale di saper coniugare contemporaneamente in un solo istante memoria, prontezza di riflessi e attitudine a trovare sia formule auree che soluzioni derivanti dall’istinto unito all’esperienza!?

In ambiti di comunicazione poi, bravi si nasce e tuttalpiù ci si può soltanto affinare, imparando l’arte dai maestri più grandi.

E Davide Buzzi lo è indubbiamente, perché è un osservatore attento, accanito e curioso che allievo alla scuola della vita ha saputo riuscire laddove altri non hanno nemmeno tentato, se non facendo quando brutte figure e quando una brutta fine.

Come ad esempio CLIFFORD IRVING, del quale mi ha parlato e dalla quale intuizione sono nati alcuni suoi romanzi, tra i quali “L’ESTATE DI ACHILLE”, un’opera che Buzzi ha scritto avente a che fare col genere letterario dello “spoof”.

Lo spoofing, cito testualmente da una ricerca che ho effettuato a seguito dell’intervista a Davide:

“…è una tecnica di attacco informatico che impiega in varie maniere la falsificazione dell’identità, una strategia che può essere utilizzata per falsificare diverse informazioni, come ad esempio l’identità di un host all’interno di una rete o il mittente di un messaggio: una volta che un attaccante riesce ad impersonare qualcun altro all’interno di una rete gli è possibile intercettare informazioni riservate, diffondere informazioni false e tendenziose o effettuare qualsiasi tipo di attacco.”

Ma andiamo per ordine perché se questa è la definizione del sostantivo e della relativa declinazione verbale di origine anglosassone, l’argomento è complesso oltre a interessante sia da introdurre ai lettori che per quanto mi riguarda sotto molti aspetti anche professionali da analizzare.

Tanto è che, dopo aver ponderato sul da farsi per mettere al meglio in luce la… luce, in questo caso il genio dell’autore, andando… oltre la classica intervista, e senza limitarmi a fare promozione letteraria delle sue opere, ho deciso di approfondire l’argomento, pubblicando i link di due interviste che Davide mi ha consigliato di consultare in relazione a “MEMORIALE DI UN ANOMALO OMICIDA SERIALE” e “L’ESTATE DI ACHILLE”, custodendo da una parte come un tesoro prezioso le parole che ci siamo scambiati durante quasi un’ora di conversazione, mentre dall’altra per provare a farti comprendere la vastità e la profondità di un autore che merita di essere sia letto e apprezzato che conosciuto per la sua straordinaria abilità di comunicatore a tutto tondo e su multi livelli e dimensioni.

E per me, e lo ripeto, è un maestro d’arte, oltre a un ragazzo simpatico e molto, molto molto intelligente quanto originale.

Un argomento, lo spoof, che non conoscevo e pertanto ho voluto approfondire e illustrarti riguardo un tema che sfocia in diversi campi della comunicazione, ivi compreso quello giornalistico, vedi le fake news, politico, ossia la propaganda e a livello di marketing, pubblicità.

Riassumendo in estrema sintesi, lo spoofing si compie quando qualcuno si spaccia di avere un’altra identità e tu ci credi perché non ti puoi difendere in alcun modo, così come quando tu, fonte istituzionale di notizie o azienda commerciale diffondi la tua verità senza che nessuno possa metterla in dubbio in mancanza assoluta di verifiche e riscontro e di alcuna facoltà di poterla contrastare.

Una tematica di grande attualità della quale tutti siamo vittime, anche e forse soprattutto noi operatori dell’informazione.

E a tal proposito torniamo un po’ indietro: chi è CLIFFORD IRVING, dalla quale ispirazione DAVIDE BUZZI ha tratto la storia narrata ne: “L’estate di Achille”?

E cosa ci azzecca con il genere letterario dello spoof non ancora noto ai più qui da noi in Europa?

Clifford Irving è uno scrittore statunitense balzato alle cronache anche penali oltre che mondane per aver spacciato nei primi anni Settanta per vera una falsa autobiografia di Howard Hughes alla McGraw-Hill.

Un inventore a suo modo che fu capace perfino di falsificare documenti e di crearne altri dal nulla.

E fu per questo motivo che venne denunciato da Hughes oltre che dai suoi editori, ma dopo aver confessato l’imbroglio scontò soltanto diciassette mesi in prigione. E a quei fatti è ispirato anche il libro: “The hoax”.

E ciò detto e raccontato ti invito a leggere le interviste, cliccando sui link sotto elencati perché sono certo che come me concorderai al cento per cento su quanto ho scritto a proposito di DAVIDE BUZZI, un genio, anzi il mio genio del secolo preferito!

STEFANO LESTI

(GRAZIE A #EDITREAL, AGENZIA LETTERARIA IN TORINO E A MICHELA TANFOGLIO PER LE FOTOGRAFIE)

LE INTERVISTE A DAVIDE BUZZI, BIOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA DELL’AUTORE (SI RINGRAZIANO I GIORNALI E I SITI WEB SOTTOSTANTI):

https://lastrolabio.swanbook.eu/intervista-a-davide-buzzi.html

https://www.cdt.ch/societa/loscuro-che-e-in-noi-224926

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *