“Un narcisista non piange, ma se dovesse capitare piangerebbe in corrispondenza di un abbandono improvviso tale da scaraventarlo, impreparato, a contatto con il suo vuoto e la sua solitudine…”

Ciò che è capitato a Fabrizio.

Lo chiamano “imprenditore” ma in verità nasce come semplice assicuratore. Dotato di astuzia e capacità seduttive, Fabrizio consolida nel tempo un notevole benessere economico. Sfoggia abiti dallo stile rigorosamente classico, calzature costose e foulard di seta.

Da quasi trent’anni indossa la stessa essenza profumata, l’unica a cui è rimasto fedele. Fabrizio è un cinquantenne la cui statura non supera il metro e sessantasette, stempiato, tozzo di collo e con un po’ di “pancetta” vantata con orgoglio per sottolineare la frequenza presso i ristoranti stellati.

E’ un uomo che ama impressionare e pertanto ostenta generosità come fosse la migliore dote posseduta. È solito regalare fiori e oggetti originali alle donne, offrire cene e approcciarsi in allegre conversazioni, mal celando il proprio ego eccentrico e grandioso.

Una sera, in occasione di una riunione fra amici Fabrizio conosce Roberta, un’affascinante quarantacinquenne bruna, longilinea e molto più alta di lui. Folgorato dalla fisicità della donna, Fabrizio si approccia in modo elegante e garbato e inizia con lei una piacevole conversazione. Roberta è separata e vive con il figlioletto di appena cinque anni. Interessato ad approfondire la conoscenza, Fabrizio ottiene da Roberta il numero del telefono e persino il consenso per un invito a cena.

La settimana dopo, Fabrizio si presenta sotto casa di Roberta con un mazzo di rose rosse, felice di condurla presso il ristorante più rinomato della città. Galante e premuroso come sempre conversa con Roberta con interesse, tanto è che la donna si apre, lasciandosi andare alle proprie confidenze personali, mettendolo al corrente della separazione conflittuale in corso con l’ex marito, a causa di un tradimento subìto.

Alla notizia, Fabrizio sfiora la mano dell’amica in segno di complicità. Capisce eccome il dramma, anche lui ha vissuto la stessa terribile esperienza e la racconta sancendo con Roberta altro punto in comune.

La donna apprezza la sensibilità di Fabrizio manifestata durante la serata e contenta di averlo conosciuto lo ringrazia per la cena offerta, dichiarandogli di essere stata bene in sua compagnia così come non accadeva da anni.

Ciò nonostante, alla richiesta di Fabrizio, desideroso di concludere la serata presso l’abitazione di uno dei due, si ammutolisce imbarazzata e rimanda ad altra occasione l’opportunità di bere qualcosa insieme.

Nei giorni seguenti l’uomo darà seguito a uno scambio di teneri messaggi, insistendo per rivederla. Roberta è disorientata: non è avvezza alle avventure e non è pronta a una nuova relazione, ma Fabrizio insiste con dolcezza, pronto a farle ritornare il sorriso, se solo ne avesse l’opportunità.

Dopo un mese di corteggiamento telefonico e qualche caffè consumato al bar, Fabrizio convince Roberta a trascorrere con lui il fine settimana seguente, presso una beauty farm prestigiosa. Roberta vuole ancora fidarsi del genere maschile e coinvolta dalla galanteria persuasiva di Fabrizio, accetta l’invito nell’entusiasmo della passione appena sbocciata.

L’uomo, orgoglioso della nuova conquista, non perde tempo a esibirla agli amici e organizza per lei una splendida serata presso la villa di sua proprietà, situata ai piedi della collina.
Armando, amico di Fabrizio dai tempi del liceo, alla vista di Roberta chiede ironicamente cosa si fosse inventato per conquistare una “stangona” così bella e affascinante.

Fabrizio ridacchia alla battuta e compiaciuto avanza verso l’amico per porgergli il calice dello champagne, mentre l’ego… aleggerà fino a toccare il cielo.

Quando Roberta è libera dall’accudire il figlio, “spettante” al padre, si lascia condurre dal compagno fra le occasioni mondane da lui organizzate.

L’uomo impone alla fidanzata un abbigliamento elegante e persino l’uso delle calzature con i tacchi alti, noncurante del disagio avvertito da Roberta, restia a non accentuare maggiormente la propria statura. Fabrizio, dal canto suo, sottolinea l’orgoglio nello starle accanto. Ha delle belle gambe, dunque perché non risaltarle? E rimprovera la compagna per la banalità della discussione.

Roberta obbedisce e sente persino di essere notevolmente apprezzata dal suo uomo.

Gli sguardi della gente al passaggio della coppia fra le vie della città e all’entrata nei vari locali aumentano a dismisura l’ego di Fabrizio, ben felice di mostrarsi accompagnato a una donna più alta e più giovane di lui.

Roberta non è semplicemente una bella donna dall’aspetto elegante. È colta, intelligente e riesce a intrattenere ogni tipo di conversazione. In breve tempo conquista la famiglia e gli amici di Fabrizio e senza volerlo si ritrova a oscurare l’immagine del compagno, il quale comincia a mostrare segni di sofferenza.

Sempre più sovente Fabrizio la sminuirà dinnanzi agli amici e persino in presenza del figlioletto. L’ironia di Fabrizio, diventa sprezzante, dai toni categorici e privati della gentilezza iniziale.

Roberta non capisce e alle spiegazioni richieste, Fabrizio diventa sarcastico e intollerante. Sbuffa, lamenta di essere stanco delle polemiche senza senso e accusa Roberta di essere pretestuosa alla lite, mentre lui vuole rilassarsi e trascorrere un fine settimana appagante, soprattutto sessualmente.

Infastidita dal compagno, arrogante e poco propenso al dialogo, Roberta avverte il bisogno di riprendere l’auto e andare via, lasciando Fabrizio in compagnia del solo sigaro.
Fabrizio non in grado di perdonare simili reazioni, considerate “ribelli” e punisce Roberta silenziando per giorni ogni comunicazione, fino al suo volere.

Roberta vive un periodo non esente dallo stress a causa del susseguirsi delle udienze in tribunale con l’ex marito e pertanto subisce un crollo emotivo importante che la porterà, come conseguenza, al dimagrimento eccessivo. Fabrizio non sopporta il malessere di Roberta, non la vede solare come un tempo e neanche curata e avanza l’ipotesi di un possibile coinvolgimento sentimentale, ancora molto sentito, verso l’ex marito e… si tormenta al pensiero!

In occasione di un invito a casa di amici il cui giardino ospita una splendida piscina, Fabrizio pretenderà da Roberta di non mostrarsi in costume da bagno per “non rattristare i presenti” con l’eccessiva magrezza del corpo definito “…Quasi da Biafra” con dire ostico e sprezzante.

Accade poi che Armando e la moglie, desiderosi di avere Roberta all’interno della loro piscina, la invogliano a indossare il costume per rinfrescarsi. A quel punto Fabrizio guarda Roberta e, determinato a sfidare la volontà degli amici, dissente preoccupato per la salute della compagna, la quale, dice ansioso: “…Potrebbe avere un malore in acqua.”

Roberta desolata per la bugia è costretta ad avallare la finta inquietudine di Fabrizio e pertanto riferisce di essere stata male la notte precedente e di volersi riparare dal sole, rimanendo sdraiata sotto l’ombrellone.

L’umiliazione avvertita da Roberta in merito all’episodio porterà la donna nei giorni seguenti ad allontanarsi da Fabrizio, negandosi e rifiutando di incontrarlo.

Ed ecco che improvvisamente Roberta riceve le solite rose rosse, accompagnate da frasi amorevoli scritte nel biglietto allegato da Fabrizio, atte a destabilizzarla ancora.

Una sera a cena Fabrizio vede Roberta particolarmente preoccupata e chiede il motivo. Roberta non ha intenzione di raccontare al compagno dei problemi economici affrontati dall’inizio della separazione e ancora meno, metterlo al corrente della e-mail ricevuta in mattinata dal suo avvocato con la richiesta del pagamento entro breve, di almeno un terzo della cifra stabilita per la causa divorzile.

Sfiancata dalle osservazioni di Fabrizio in merito all’umore poco allegro, Roberta sente il dovere di giustificarsi. Pertanto apre il documento dal telefono e lo sottopone alla lettura dell’uomo.

Ho capito, sei preoccupata per i soldi che devi dare al tuo avvocato e fra mutuo e spese varie, figlio compreso proprio non riesci. Giusto?

Roberta rimane in silenzio. Avrebbe voluto soffocare le lacrime che invece scendono e segnano il volto.

Indifesa e preoccupata, riceve l’abbraccio consolatorio di Fabrizio, il quale tiene a precisare di essere ben diverso dagli altri con cui si è accompagnata e non l’avrebbe lasciata da sola! Mettendo a tacere ciò che in realtà il suo ego non avrebbe voluto perdersi, ovvero: “apparire” ancora una volta come migliore protagonista.

Sì dirige verso lo scrittoio, tira fuori dal cassetto il libretto degli assegni e ne firma uno a favore di Roberta.

Adesso posso vederti nuovamente sorridere?

Chiede Fabrizio mentre consegna l’assegno nelle mani della donna la quale alla lettura della cifra rimane sbalordita, ringrazia emozionata e rifiuta. Avrebbe trovato una quadra, per adempiere all’impegno in altro modo, dice. E si scusa per non essere spensierata come d’abitudine, almeno non quella sera.

Fabrizio insiste fino a quando Roberta acconsente ad accettare il prestito e visibilmente commossa, promette di restituirlo al più presto. L’uomo la rassicura, non ha alcuna fretta di riavere il denaro e la esorta a essere finalmente più serena. Roberta, crede di essere stata fortunata a conoscere Fabrizio.

Suo figlio lo adora e Fabrizio è sempre generoso e affettuoso con il bambino. Dunque assecondare Fabrizio e ricambiare lo stesso amore ricevuto è il minimo da fare per ripagarlo, pensa fra sé.

Roberta non sa ancora che Fabrizio non è in grado di amare neanche se stesso. Ha sempre vissuto per dimostrare di essere il “numero uno” e usa il denaro e i sentimenti per ottenere ciò che vuole. Da Roberta pretende devozione, fino al subentrare dell’insoddisfazione, della noia e l’abitudine… Ciò che accadrà un anno dopo.

In occasione di una convention di lavoro Fabrizio conosce Serena, una collega romana, sposata e sua coetanea, con un portafoglio clienti superiore al suo.

Ammaliato dalle capacità professionali della collega, inizia a corteggiarla con le solite tecniche persuasive e a insaputa si Roberta si reca spesso a Roma per incontrarla, fino a quando gli episodi sfociano in una relazione clandestina.

A quel punto, come fare per mettere a tacere Roberta?

Sempre più tesa e arrabbiata dalle vicende personali, magra fino a sfiorare la bruttezza e persino monotona e sospettosa?

Fabrizio dinanzi agli amici umilia Roberta a ogni occasione, la definisce paranoica, sempre a parlare dell’ex, di avvocati e di malesseri vari. La rimprovera di essersi trascurata e la paragona alla domestica, abbigliata meglio di lei.

Demoralizzata dagli eventi, Roberta, sospetta di essere tradita. Fabrizio è sempre più distaccato, offensivo e ultimamente ha preso l’abitudine a rinfacciarle gli aiuti economici ricevuti, soprattutto davanti ai parenti.
Roberta piange spesso in silenzio, nessuno l’aveva mai umiliata in quel modo e ancora una volta, ammette di aver scelto l’uomo sbagliato e pensa di mettere fine alla relazione diventata svilente e dolorosa.

In occasione dell’imminente Capodanno Fabrizio propone a Roberta di trascorrerlo insieme. La donna è contenta, acquista un vestito elegante e nuove calzature. Si trucca armoniosamente per la serata e attende Fabrizio che a sua insaputa, nel pomeriggio, è corso in aeroporto per volare verso Roma e brindare al nuovo anno in compagnia dell’ amante, mentre Roberta è in casa ad attendere il trillo del campanello ed è preoccupata del silenzio… come fosse un avvertimento.

Le ore, passano nell’amarezza di Roberta, sempre più insopportabile e mentre si strucca allo specchio, le lacrime si confondono con il latte detergente. Sì sveste dall’abito luccicante e indossa la vestaglia.

I fuochi d’artificio, da lì a poco, saranno sfavillanti e segneranno il nuovo inizio, quello che Roberta ha necessità di accogliere. Prima della mezzanotte chiama il figlio, affidato al padre per l’occasione, porge gli auguri al piccolo e spegne il telefono, decisa a non sentire più Fabrizio.

Non ha alcun bisogno di condividere il futuro con un uomo narcisista e malato nell’ego. Non c’era crescita emotiva nel loro rapporto, bensì arroganza camuffata da finto altruismo e generosità apparente.

Quella notte, Roberta decide di volersi bene e di non essere più disponibile alle pretese umilianti e opportuniste di Fabrizio. Lei non è in grado di riempire il vuoto emotivo di quell’uomo, condannato a esserne perseguitato.

Roberta si mette a letto e si addormenta fiduciosa nel domani pur sapendo che lo affronterà da sola!

GABRIELLA CANFAROTTA

(I NOMI CITATI NEL RACCONTO SONO UNICAMENTE FRUTTO DELLA FANTASIA DELL’AUTRICE)

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