L’atmosfera natalizia comincia a farsi sentire. Panettoni e pandori nei supermercati, profumi di dolci che riempiono le cucine, già in fervore per la preparazione dei dolci tradizionali casalinghi, le caselle del calendario dell’avvento che vengono aperte giorno dopo giorno, mostrando la sorpresa e la casa che si riempie di decorazioni e simboli natalizi.

Tra tutte le decorazioni tipiche di questo periodo, palle di natale, babbi natale, bastoncini di zucchero, renne, ecc, avrete visto che è molto popolare il soldatino di legno, con grandi baffoni, chiamato lo schiaccianoci.

Forse vi chiederete cosa c’entra uno schiaccianoci con un soldatino in massima uniforme. Nelle righe a seguire vi spiegherò l’arcano.

Questo pupazzetto viene esibito durante le festività in quanto associato al simbolo di fortuna, prosperità, amore, sogni e doni.

La sua origine va ricercata nel Nord Europa e ci sono due storie o leggende come volete considerarle, che ci spiegano la sua nascita.

Quale sarà la veritiera? Io ve le racconto entrambe.

La prima risale al 700. Siamo in Germania, in un paesino al confine con la Repubblica Ceca. Qui viveva un contadino ricco, avido e conosciuto per la sua durezza d’animo. Senza amici o parenti. Così trascorreva il Natale da solo, schiacciando le noci dei suoi alberi in perfetta solitudine.

Ma con l’avanzare degli anni e con il diminuire delle sue forze non ce la faceva più a schiacciare le sue noci. Per cui chiese agli abitanti del paese di inventare un metodo per poterle schiacciare, offrendo in cambio una ricompensa.

Tra le tante proposte ricevute, quella che entusiasmò il contadino fu un pupazzo di legno con le sembianze di un soldato, tutto colorato con la mascella forte per schiacciare le noci, ideato da un intagliatore di legno di Suffen.

Questo pupazzo “lo schiaccianoci di Natale” sciolse il cuore dell’arido contadino che decise di donare i suoi averi ai più poveri e bisognosi, diventando un altruista.

La seconda storia o leggenda ci porta sempre in Germania, sempre nella stessa zona ma nel XVI sec.. Si racconta che in un paese gli abitanti erano vessati da tasse troppo alte imposte dall’esercito tedesco. Decisero così di mettere in atto una protesta “creativa”.

Costruirono un soldatino di legno che aveva mandibole forti da schiacciare le noci (in Germania viene infatti chiamato nussknacker). La protesta funzionò ed il soldatino divenne un portafortuna.

Altri pensano che la fortuna di questo soldatino sia associata alla favola “lo schiaccianoci ed il re dei topi” di Hoffman del 1816. Alessandro Dumas padre riadattò questa favola ispirando il balletto con le musiche di Tchaikovsky.

La favola racconta la storia di due bambini a cui viene regalato per Natale uno schiaccianoci con le sembianze di un soldatino capace di rompere le noci con le mandibole attraverso il meccanismo legato al mantello.

Nella notte, nella stanza dei bimbi i giochi prenderanno vita per difendersi dall’attacco del Re dei topi. Tra varie traverse e colpi di scena il soldatino riuscirà a vincere sconfiggendo il nemico.

Sapete anche che esistono due musei di questi pupazzi? Uno si trova negli Usa a Leavenworth, il Nutcracker museum, fondato nel 1995 da Arlene Wagner, conosciuta come la nutcracker lady, e suo marito George ed espone circa 7000 esemplari.

L’altro si trova a Neuhausen, in Sassonia vicino Dresda dove sono esposti 5000 esemplari di cui uno alto quasi 6 mt vi accoglierà all’ingresso. Potrete anche vedere un carillon con i personaggi della favola di Hoffman che suona ogni ora.

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