Girovagando in libreria alla ricerca di nuovi spunti di lettura, tra i libri in offerta, sono stata attratta da questo romanzo, come indicato in copertina “ispirato all’incredibile storia vera di M.me Cliquot”.
Immagino conoscerete lo champagne Veuve Cliquot (leggendo il libro capirete l’origine del nome).
Senza entrare nell’annosa diatriba champagne francese vs. spumante italiano, vi consiglio la lettura di questa storia di fine ‘700, la cui protagonista è una donna che con la sua forza, tenacia e dedizione si è affermata in un mondo all’epoca di dominio maschile.
TRAMA
Siamo in Francia, a Reims nella Champagne. Il racconto inizia nel 1789, anno della prima Rivoluzione francese e finisce nel 1814, passando per le guerre napoleoniche.
Barbe-Nicole Ponsardin, figlia di una ricca famiglia, all’età di 21 anni, ormai in età da marito, rifiuta la mano di Jean Remy Moët, facendosene un nemico agguerrito che si vendicherà negli anni con una guerra “commerciale” senza limiti.
Si sposerà, invece, con Francois Cliquot; un colpo di fulmine: bello, ricco, ambizioso, pieno di progetti, amante delle vigne e del vino.
Purtroppo dopo appena sei anni di matrimonio, Nicole resterà precocemente vedova (suicidio? Febbre tifoide?) con una figlia Clementine e le vigne da gestire.
Non più Madame ma Veuve Cliquot per la quale inizierà un periodo lungo pieno di difficoltà: economiche, commerciali e politiche. Ma la sua determinazione la porterà a produrre lo champagne più famoso di Europa. Perché il solo fatto di essere donna non significa “dover smettere di fare ciò che si vuole”.

PERSONAGGI
Nicole, una giovane donna, amante del mondo del vino. “Lascia che sia il vino a parlare per te” Come le suggeriva il marito insegnandole l’arte della degustazione. Un’imprenditrice che si troverà a lottare per la sua affermazione, in un mondo sia politico che commerciale dominato dagli uomini. Ma andrà dritta per la sua strada a dispetto delle maldicenze, degli attacchi dei concorrenti, creando il primo Comitato di degustazione tutto al femminile, inventando un metodo rivoluzionario per il remuage (consiste nel disporre tramite rotazioni controllate le bottiglie in posizione obliqua, con il collo rivolto verso il basso, in modo tale da spingere e raccogliere i sedimenti nel collo stesso, facilitandone la loro rimozione- detta sboccatura). E che nel 1811 creerà la migliore vendemmia.
Nella sua lotta imprenditoriale viene affiancata da donne altrettanto coraggiose come Natasha, Claudine e la bella Therese, a volte ambigua ma affascinante e potente. E due fidi amici, Louis e Xavier.
Il resto… scopritelo leggendo

AUTORE
Helen Fripp, nasce nel 1967 in Inghilterra.
Si è laureata in lingua francese ed ha un Master in scrittura creativa.
Ha vissuto molto tempo in Francia da bambina, a Parigi ed un anno in un villaggio di pescatori nel sud – ovest della Francia.
Vive a Bath e lavora nel settore delle Pubbliche relazioni.
E’ appassionata di storie di donne vissute nel passato. Come lei stessa ha raccontato, per questo libro ha visionato gli archivi della Veuve Cliquot Krug Ruinart, dove ha ritrovato i libri contabili, le lettere con Louis ed una alla nipote in cui – in linea con la sua personalità – “le ricordava quanto fosse importante essere sempre coraggiosa ed audace in tutto quello che voleva fare”.

Michela Tilli

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *