Di Stefano Lesti – Chissà perchè, ne converrai con me, le storie di sport sono tra le più belle e nel bene e nel male sanno rimanerti dentro come poche altre. Parlo per me, ma credo che non siamo in pochi a emozionarci di fronte a un’impresa o anche a un fallimento che abbia come contesto un ambito sportivo, del resto qualcuno con cui sono pienamente d’accordo ha detto che lo sport è una sorta di rappresentazione della vita umana.
C’è chi tra noi ad esempio si identifica con questo o quel personaggio sportivo per esperienze più o meno simili vissute direttamente, mentre certe storie ci appassionano più di altre perchè probabilmente ci ricordano o suscitano forti reazioni emotive a prescindere.
C’è invece chi pur non avendole vissute le ha ammirate e apprezzate assistendo magari da spettatore alle imprese e alle sconfitte dei suoi eroi sportivi. Nello sport come nella vita ci sono storie e storie, tante storie diverse per ciascuno.
Su tutte le storie, almeno nello sport, penso a quella bellissima quanto drammatica al tempo stesso del più grande pugile di tutti i tempi: Mohammed Alì, un esempio di umanità, di libertà di pensiero, di coraggio e di atleta come nessun’altro prima e forse dopo di lui.
Penso però anche alle storie spesso ignote e sconosciute, intrise nel contempo di gioia e di gloria al pari di delusioni e sofferenze.
Storie che di questi tempi oscuri di mali esempi e scarse virtù, trovano nello sport l’apice stesso di forma e sentimenti tanto intensi quanto contrastanti e naturali per una umanità che stiamo un po tutti perdendo.
Esperienze, sorrisi e lacrime che a chi più e a chi meno ci rimangono scolpite, talvolta marchiate a fuoco vivo dentro al cuore. Storie che un tempo ispiravano emulazione e grandi gesta e perchè nò, sopratutto al giorno d’oggi, sarebbero potenzialmente in grado di cambiarti la vita, magari addirittura di renderti una persona migliore perchè più positiva, e slanciata verso un futuro che lo sport insegna in parte a calcolare se non addirittura a dominare per quanto fosse nelle tue capacità espresse che inespresse o potenziali.
Capacità tue personali che potrai riconoscere conoscendole attraverso le storie di persone simili a noi ma diverse per volontà, destino e forza morale che insegnandoti a pensare e a combattere, a vincere e a perdere, ad ogni modo possono portare a vedere le cose come le vedono gli atleti, e i più grandi tra loro che ci inducono a pensare e a considerare gli ostacoli della vita non come insuperabili, ma come occasione per imparare a tenere duro e quindi a metter su quei muscoli senza in quali non potrai superarè ne provare a vincere le tue sfide presenti e quelle che ti attendono domani.
Sono queste le storie di cui ogni tanto parleremo in questa rubrica.
Stefano Lesti, direttore responsabile Sport12.it
Foto: UPI.com

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