“Mai avrei pensato di essere primi in classifica dopo ventisei giornate”. Così ha dichiarato a caldo mister Inzaghi in sala stampa dopo il fischio finale della gara contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic, oggi osannato dallo stadio che venti anni fa esultava per i suoi calci di punizione oltre che per il secondo scudetto della storia della Lazio.

E non lo pensavano nemmeno i tifosi biancocelesti che però gara dopo gara e domenica dopo domenica si sono ricreduti e ora cominciano a pensare un po’ tutti che il loro sogno si potrebbe tramutare in una splendida realtà.

Del resto i numeri parlano da soli e anche le vittorie, tra le quali spiccano due volte in pochi giorni contro la Juve di Ronaldo e quella recente contro l’Inter di Lukaku, Lautaro e Conte.

Miglior centrocampo e migliore difesa con l’Inter, migliore direttore sportivo al pari di tutto lo staff dirigenziale del presidente Lotito, che sta vincendo la sua scommessa di spendere il giusto e di far crescere gli investimenti con il lavoro che porta ai risultati più dei milioni, del sostegno delle banche e gli aiuti arbitrali e del sistema, migliore attacco singolarmente tra Immobile, Caceido e Correa, ma anche come reparto dietro all’Atalanta schiacciasassi, oltre a una eccellente condizione fisica, dovuta soprattutto all’assenza dalle coppe, sono altri dati oggettivi indiscutibili, che uniti tra loro paventano che da qui a maggio le emozioni all’ombra del Colosseo si susseguiranno incessanti come un mare in tempesta.

Quella ricerca di certezze che di norma cominciano ad affacciarsi per ogni società nel mese di aprile, è già in ballo da oggi per la Lazio che si ritrova prima in classifica sebbene con le gare in più delle altre due competitrici.

Certezze che sia i ragazzi di Simone Inzaghi che tutta la piazza dei tifosi e dei media laziali dovranno cominciare fin da stasera a sostenere per stare, e soprattutto per rimanere lassù osque ad finem.

Lassù nell’alto dei cieli calcistici, in quel cielo dipinto non di blù, come quello cantato da Domenico Modugno, ma bianco e celeste in cui solo le aquile possono volare con la piena consapevolezza di poter continuare a farlo fino alla fine del campionato 2019/2020.

L’Atalanta di Gasperini, qualora la partita di domenica prossima a Bergamo si svolgesse regolarmente, è avvisata!

Male che andrà, sarà quasi certamente per la Lazio un gran bel ritorno in Champions e scusate se è poco, ammesso che per colpa del virus il campionato più bello degli ultimi sette otto anni non verrà sospeso d’autorità…

Perchè in tal caso lo scudetto sarebbe assegnato d’ufficio alla prima in classifica (ad oggi la Lazio) nel momento in cui la sospensione entrerà in atto.

E dire che in questo caso, qualora fosse assegnato alla Lazio anche lo scudetto del 1915, le aquile vincerebbero due scudetti in un solo anno in un modo assolutamente inaudito e originale: un record doppio! Roba da sceneggiatura di quello che per i laziali e non solo per loro diventerebbe se messo su pellicola il più bel film della storia del calcio mondiale che si sia mai visto… St.les

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