Oggi vi parlerò di un nuovo racconto breve: “Un giorno di Settembre a Natale”, di Maurizio De Giovanni (Sellerio editore). Con questo racconto, pubblicato nel 2013, esordisce il personaggio di Gelsomina Settembre detta Mina, nata appunto dalla penna fantasiosa del famoso scrittore napoletano Maurizio De Giovanni.

LA TRAMA

Gelsomina Settembre detta Mina è un assistente sociale, dotata di una straordinaria sensibilità sociale ed è determinata a proteggere i deboli dalle prevaricazioni. Ed è per questo che anche la vigilia di Natale, in quella che lei sin dal primo mattino ebbe il sentore che fosse una Giornata di Merda o GdM “un acronimo confidenziale, un timbro mentale da apporre per qualificarla con brevità”, si reca al lavoro, nei Quartieri Spagnoli, nel suo ufficio, “quel buco cadente in un palazzo cadente in un vicolo cadente pomposamente chiamato consultorio ma di fatto due stanze situate al terzo piano di un palazzetto scrostato… con l’ascensore perennemente fuori servizio e un terribile odore di cipolle cotte aleggiante come un fantasma” .

Ad aspettarla trova una prostituta d’alto livello, in cui Mina stenta a riconoscere la piccola Nanninella, “una bambina del Bronx, come gli stessi abitanti chiamavano il quartiere devastato dallo spaccio da cui lei proveniva. E che aveva aiutato anni prima a prendere il diploma nonostante la realtà sociale in cui viveva.

Per questo in virtù dei passati rapporti Mina non vuole sottrarsi alla disperata richiesta di aiuto della ragazza, spinta dall’amore materno per salvare il suo figlioletto, a, anche se in questa situazione è coinvolta anche la temuta famiglia dei Luongo “che governa il quartiere e mezza città”.

Per portare aiuto alla ragazza Mina sarà costretta a contravvenire ad una serie di regole e magari a commettere qualche reato lieve ma si vede subito che Mina ha un cuore grande e un suo senso della giustizia e riuscirà a fare un bel regalo di Natale alla giovane ed al suo bimbo.

IL PERSONAGGIO

Mina Settembre, ha quarantadue anni ben portati, “…pelle liscia e tesa, le labbra piene con un lieve accenno di broncio naturale, gli occhi neri e grandi e… il corpo…Alta tonica e aggraziata con un seno molto ampio…che attirava in continuazione mosconi a scapito dei tentativi perenni di nasconderlo sotto ampie vesti” ( ma che all’occorrenza utilizza come arma di difesa).

Dopo essersi separata dal marito Claudio, magistrato, ancora innamorato di lei e che corre sempre in suo aiuto, è tornata a vivere con la madre Olga una borghese snob che lei ha definito tra sé “il problema”, madre che non le risparmia critiche e le rinfaccia che “invece di tendere a procurarsi un uomo purchessia si perde dietro ad inutili inezie quali il lavoro di assistente sociale, il bene del mondo e la lotta contro il degrado”.

Nella sua missione di supporto alla gente è aiutata dal portiere dello stabile Rudy di età indefinibile tra i 60 e i 120 anni…che “aveva la sgradevole abitudine di dialogare con Mina senza staccarle gli occhi dal seno”, e dal nuovo ginecologo del consultorio Domenico Gambardella, chiamami Mimmo, “capelli spettinati e impettinabili …occhi color nocciola chiaro, un velo di barba bionda denti bianchi ..spalle larghe”.

Entrambi subiscono una reciproca attrazione ma lui è troppo timido per corteggiarla “pur rivolgendole sguardi dolcissimi color nocciola” e lei continua a trattarlo male per non destare sospetti.

A volte, come potrete leggere nei romanzi successivi Mina abbandona il suo lato sensibile e si trasforma in un detective alle prese con indagini, casi di cronaca I serial killer e delinquenza cittadina. Mina i pasticci se li crea da sola e se ne riempie la vita.

L’AUTORE

Maurizio de Giovanni , come da lui affermato in un’intervista, ha creato con Mina un personaggio fuori posto. Fuori posto nel suo corpo perché vorrebbe essere apprezzata per il suo impegno sociale e non per le sue doti fisiche; fuori posto a casa perchè il rapporto con la madre e ricco di vessazioni e fuori posto nel suo ambiente di lavoro perché nata e cresciuta in un ambiente borghese viene vista come una dei quartieri alti e infine fuori posto nell’amore, dopo il divorzio dal marito s’innamora di un uomo che come detto sopra maltratta per celare i suoi sentimenti.

De Giovanni ha raggiunto la notorietà con i romanzi legati al personaggio del commissario Ricciardi, ambientato a Napoli negli anni 30 ( a partire dal 25/1 su Rai1 verrà trasmessa una serie tratta da questi romanzi), quelli della serie I Bastardi di Pizzofalcone , storie dei giorni nostri di una squadra investigativa partenopea del commissariato di Pizzofalcone (la terza serie televisiva dovrebbe andare in onda sulla Rai marzo/aprile).

Da ultimo ha creato il personaggio di Sara, poliziotta in pensione, una donna con un talento innato capire i segreti ascoltando le persone alle prese con indagini e crimini da risolvere.

Non dimentichiamo infine altri racconti, romanzi, opere teatrali, scritti anche con altri colleghi del calibro di De Cataldo, Cassar Scalia.

Buona lettura e buona visione in quanto dal 17/1 su Rai 1 potete vedere la serie dedicata a Mina liberamente tratta dai libri che la vedono come protagonista.

MICHELA TILLI

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