Bruno Giordano, il mio mito, che Pelè e Maradona chiamavano: “il marziano”, abbraccia Manuel Sesto, il mio pupillo, durante la Coppa Canottieri che si sta disputando al Circolo Canottieri Lazio. Figlio del mio presidente alla S.S. Lazio Baseball e Softball 1949, Giuseppe Sesto, anche Manuel è un centravanti talentuoso, generoso e potente sia sul piano atletico che tecnico, nonché un gran bravo ragazzo.
Classe 2010, gioca nelle giovanili dell’ASD Fregene Maccarese. Dotato di visione di gioco e di un tiro preciso e potente, è molto abile e capace di fornire assist ai compagni e di tornare in fase di copertura tra centrocampo e retrovie quando la squadra subisce la pressione degli avversari, “Manu”, detto “bomber” è un calciatore che mi ricorda Alen Boksic quanto a potenza e a fondo, e Miro Klose, in termini di classe, intelligenza calcistica, possesso e difesa del pallone e aggressione degli spazi.
Richiesto di recente da diverse e importanti società è anche uno studente modello che si sta come si suol dire “facendo le ossa” sotto lo sguardo attento di osservatori e talent scout che come me ne hanno notato il potenziale.
Un giovanissimo e fortissimo virgulto del calcio capitolino del quale si sentirà parlare molto, molto bene.